"…massi calcarei nudi durissimi i quali sorgono isolati dal fondo molle. Tali eminenze, dette volgarmente Tegnùe, conosciute ed aborrite dai nostri pescatori perché attraversano il maneggio delle reti nelle loro pesche, e qualche volta lacerano le reti medesime, esistono dirimpetto a Maran, a Caorle, ai Tre Porti, e in qualche altro sito, ed abbondano soprattutto dirimpetto a Malamocco ed a Chioggia, e dal volgo sono credute residui di due antiche Città sprofondate per un'impetuosa inondazione del mare."

Abate Olivi, 1792


Festival delle Tegnùe del Veneto
Rassegna del Film di Mare

(© 2011 Alvaro Gradella)

La promozione dell'ambiente marino veneto e la cinematografia di mare



Dal caratteristico Campanile cilindrico di Piazza Vescovado fino ai gradoni della Diga, una folla appassionata e calorosa ha assistito - a Caorle - all'ultima serata del "Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare" che prevedeva la proiezione di alcune bellissime immagini delle Tegnùe del vicino Porto Falconèra e - a seguire - dello spettacolare e recentissimo 'Pirati dei Caraibi: oltre i Confini del Mare', con Johnny Depp.

Un pubblico dapprima curioso e poi affascinato dalla scoperta delle incantevoli oasi naturalistiche, chiamate Tegnùe, che - pure - stanno lì, tutti i giorni, non distanti dai loro occhi, a circa un miglio e mezzo dalla spiaggia di Caorle.

Dalla prima serata a Cavallino Treporti, il 4 Agosto, fino a quella finale del 13, a Caorle, circa tremila spettatori hanno visitato le location di Piazza Giovanni Paolo II e Piazza Vescovado, affascinati dai brevi documentari sulle Tegnùe e "rapiti" dalle pellicole cinematografiche di ogni tempo e per tutti, ma anche incuriositi dalle immagini e dalle foto nelle "mostre" attigue, fornite dall'ARPAV (i cui gadget e depliant sono stati molto graditi!) e dai sub dell'Oasi Marina di Caorle; il tutto, non mancando di esprimere grande apprezzamento all'Organizzazione.

Alvaro Gradella, Direttore ed ideatore del FestivalInsomma, davvero non posso che ringraziare l'Assessore Regionale all'Ambiente Maurizio Conte, il quale ha voluto l'ampliamento di questo Festival, nato come "Chioggia Sea Movie Festival" nel 2008, così come tutti i dirigenti del suo Settore e dell'ARPAV, come del resto le Amministrazioni di Cavallino Treporti e di Caorle, con il loro solertissimi e capaci collaboratori. Un grazie sentito anche all'Assessore Regionale Daniele Stival, che è venuto a farci visita a Caorle. Ora, questa riuscitissima esperienza ci proietta verso il 2012, alla scoperta di altri lidi veneti baciati dalla fortuna della presenza di questi piccoli tesori sommersi che sono le Tegnùe, pur senza dimenticare l'auspicio degli Amministratori di Cavallino e Caorle di essere ancora teatro di questa manifestazione che celebra l'alleanza tra il mare e l'arte cinematografica, ma - in primo luogo - opera verso la conoscenza delle bellezze naturali delle coste venete e la sensibilizzazione alla salvaguardia e alla tutela dell'ambiente marino che le circonda, con particolare riguardo alle nostre splendide e delicate Tegnùe. E chissà che non ci sia modo di esprimere tutto questo anche grazie ad altre forme espressive, quali la poesia di mare, la pittura, la letteratura e - perché no?! - l'enogastronomia (i vini ed il pescato dei nostri mari)…

Ogni novità sul Festival, naturalmente, sarà qui, nel nostro sito. All'anno prossimo!



L'Ideatore ed Organizzatore del Festival

Alvaro Gradella








Ass. Reg. del Veneto all'Ambiente - Maurizio ConteDopo tre anni a Chioggia, un'altra edizione di questa kermesse cinematografica dedicata al rapporto fra il Mare ed il Cinema sta per avere inizio - questa volta, a Cavallino Tre Porti ed a Caorle - e sarà un'occasione per mettere in risalto le magnifiche risorse ambientali su nuove coste del nostro Veneto. Proprio per questo, l'Assessorato all'Ambiente del Veneto ha voluto far propria l'iniziativa, dandole l'occasione di crescere ed evolvere a livello regionale.

Questo accattivante mixage di Cinema e Mare, contestualizzato all'Estate, rende ancor più suggestivo quest'angolo d'acqua, e, dalla scorsa riuscitissima edizione, sono certo che turisti ed abitanti saranno ancor più incuriositi dal palinsesto programmato, fra classici e svago, fra “reperti” e cartoni per i più piccoli! Per noi Veneti, il Mare ha un significato particolare, legato alla Cultura, alla Storia (basti pensare ai fasti millenari della Serenissima Repubblica Marinara di Venezia!), al Turismo, allo Sport e a molte altre attività professionali importantissime. Per tradizione, il Veneto è sempre stato attento e sensibile al proprio Mare, e noi come Regione intendiamo continuare in questa tradizione di valorizzazione e di tutela, proseguendo nell'attività di controllo sulla Qualità dell'Acqua che da anni stiamo portando avanti. Ma non solo! C'è poi da sottolineare che le nostre Tegnuè sono un ecosistema straordinario, che nulla ha a che vedere con quello consueto della parte alta del Mar Adriatico: a questo inestimabile patrimonio ambientale - da anni - la Regione Veneto sta convintamente destinando risorse ed attenzione.

L'aver voluto intrecciare la manifestazione cinematografica a questa locazione - addirittura facendone parte integrante del titolo e offrendone uno spazio illustrativo anche sullo schermo - significa aprire un palcoscenico unico che, edizione dopo edizione, sono certo farà conoscere questa parte di Veneto ad una larga porzione di residenti e turisti. Voglio, perciò, complimentarmi con l'Organizzazione del “Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare” che, come per le precedenti edizioni, offrirà una nuova visione della nostra costa contestualizzata a proiezioni di qualità e di "cassetta", e farà sì che la sensibilità e la profonda conoscenza artistica conservino ai visitatori un ricordo piacevole di una calda serata veneta.



La rassegna cinematografica "Festival delle Tegnùe del Veneto" è un angolo di cultura estiva che la nostra regione sta scoprendo anno dopo anno con attenzione e curiosità. Le precedenti tre edizioni hanno dato modo ad un pubblico sempre maggiore di conoscere ed avvicinarsi ad un cinema "intelligente" e ad uno degli scenari naturali più romantici ed accattivanti delle nostre coste. Ass. Reg. del Veneto all’Identità Veneta - Daniele Stival

E'lodevole che l'organizzazione di questo evento abbia concentrato la filosofia di realizzazione coinvolgendo due aspetti importantissimi della cultura Veneta: uno è quello culturale e cioè il feeling che unisce quest'arte, quella del cinema appunto, con molti e capaci registi ed attori che provengono dalla nostra terra, e l'altra, quella di un ambiente, quello delle Tegnùe, che ben rappresenta la variegata presenza di ecosistemi conservati e tutelati con attenzione ed orgoglio in Veneto.
Proprio la nostra Regione ha promosso provvedimenti mediante i quali riconosce il sistema del cinema e dell'audiovisivo come rilevante strumento di crescita sociale ed economica. Il cinema, infatti, ha la possibilità di promuovere il territorio regionale, sia sotto il profilo paesaggistico che delle eccellenze locali diventando così un elemento basilare per garantire una maggiore diffusione dell'immagine del Veneto.

Le Tegnuè, luogo a me caro sin dall'infanzia, abbinate ad un calendario di film da titoli di prima qualità sono un matrimonio ben riuscito che nel calore dell'estate porterà ai cittadini uno spettacolo emozionante. Lunghe spiagge sabbiose, acque limpide e cristalline, grazie alla continua ossigenazione ed al ricambio idrosalino garantito dalle correnti marine, folti e verdi pinete popolate da una ricca varietà di specie animali e da una flora tipica dell'area mediterranea. Queste sono le nostre Coste ed è la nostra terra, una rassegna dedicata al cinema in questi luoghi, è l'appropriato compimento di un progetto dal forte valore di territorio, cultura ed amore per il nostro Veneto.



Cinema e mare, un connubio che molti registi non osano affrontare, ma che ci ha dato tanti capolavori (…il film è bellissimo, ho tanto pianto...) che a tutte le età ci hanno fatto sognare, coinvolgendoci in passioni, tragedie, gioie, avventure, talvolta spaventandoci, altre volte trascinandoci a immaginare una nostra avventura in quell'acque che i biologi ci assicurano sia stata la culla della prima cellula vivente. E' il cinema che ci ha fatto scoprire il mondo e che con la televisione ci ha portato a casa il mare e tutta la natura, anche i monti i laghi, le città, il cielo, le stelle, e l'universo, lasciandoci tranquillamente in poltrona, alla temperatura che più ci aggrada, togliendoci tutte le fatiche e tutti i rischi. Ci ha regalato lo spazio ed il tempo per sognare ma anche coinvolgerci in tutti quei problemi ed i disastri che alla natura imponiamo.

Il mare cominciai a sognarlo da bambino, cercando di far navigare la mia barchetta, scoprendo a che cosa servisse il timone, perché l'elica, girando, la facesse avanzare e perché il vento spingendo sulla vela me la faceva fuggire lontano. Una volta riuscì a farmi cadere nella vasca dei pesci rossi del giardino pubblico, ed il ricordo di questa mia prima immersione è vivissimo, condito dalla vergogna che provai tra le risate degli altri bambini. E' l'amore per il mare che mi ha portato a coltivare i miei sogni, a spingermi a mettere la testa sott'acqua, e quando in Italia non erano ancora comparse nei negozi le maschere subacquee mi ha costretto a realizzarmene una, con un pezzo di camera d'aria d' automobile ed un vetro tagliato a mano. E'inseguendo i miei sogni che ho prestato fede alle leggende dei pescatori che raccontavano di rocce, forse città sommerse al largo delle spiagge dell'alto Adriatico, quando ancora la scienza ne negava pervicacemente l'esistenza, chiamandole “fole di vecchi pescatori”. Nel 1965 i miei sogni – da neolaureato, appena assunto al CNR veneziano – mi hanno regalato la scoperta che i “sassi” esistevano davvero! Poco al largo di Grado e con un amico subacqueo ero riuscito a vivere il miracolo della scoperta delle “Perle del nostro Mare”, un paradiso nascosto sul fondo dell'Alto Adriatico. Non erano rovine di città, ma erano le tegnùe, rocce naturali sconosciute, così chiamate dai pescatori che le accusavano di “trattenere“ e rompere le reti, che venivano, appunto, come dicevano loro in dialetto, “tegnùe”. E pensare che il primo ed unico a citarle era stato l'abate Olivi nella sua Zoologia Adriatica del 1792, splendida opera quasi sconosciuta ma fortunatamente riscoperta e recentemente ristampata in splendida veste tipografica dal Comune di Chioggia.

Eugen Seibold, fondatore in Europa della prima scuola di geologia marina all'università di Kiel, e poi diventato mio protettore ed amico, mi disse subito che le tegnùe potevano essere simili alle beachrok, le “roccia di spiaggia” tipiche degli atolli tropicali, che però da noi non avrebbe potuto esistere. Ma le rocce le avevo trovate, esistevano e fecero scalpore. Mi si aprirono varie opportunità di continuare queste ricerche e di scoprirne altre, sia a Grado che a Venezia. Nel 1972 sempre Seibold mi offrì la collaborazione di un suo giovane ricercatore, Robert Newton, e del loro Side Scan Sonar, il primo strumento del genere comparso in Europa. Ci rendemmo subito conto che le tegnùe sembravano sparse ovunque, da Grado al Delta del Po , facendosi trovare ovunque andassimo a cercarle. La ricerca fece un enorme salto qualitativo, e riuscimmo a fare la prima e completa mappatura acustica delle “Tegnùe di Chioggia”, dandone una classificazione bio-geologica, e suddividendo in tre tipi diversi questa roccia nuova, ancora sconosciuto in Italia. A tutt'oggi il nostro “paradiso” non è stato sufficientemente studiato nella sua spettacolare biodiversità. Ad esempio, qualche anno fa erano circa 300 le diverse specie individuate solo tra gli epibionti (gli organismi che popolano le rocce senza potersi muovere) mentre in una memoria che presenteremo a Rovigno in settembre, al convegno internazionale del MAB (Man And Biosphera) il numero sarà salito a oltre 600!.

All'inizio del nuovo millennio, la Regione Veneto ed il Ministro Galan (allora Governatore del Veneto), sotto la spinta di comuni intelligenti, resero operativa a Chioggia la prima Zona di Tutela Biologica (ZTB) e poco dopo una seconda a Caorle, assicurando parallelamente e con continuità finanziamenti importanti, anche per la protezione e la valorizzazione di queste zone fondamentali come oasi di ripopolamento naturale. Ciononostante questo paradiso è ora gravemente in pericolo a causa di quella pressione di pesca insostenibile che tutti ormai lamentano, pescatori compresi, che però continuano a devastare le tegnùe con nuovi sistemi di attrezzi a strascico, che non si impigliano più nelle rocce, rompendosi, ma che riescono a superarle “spazzolandole” sino ad asportare tutta o quasi la componente organogena, o soffocandole sotto quella coltre di sedimenti che sollevano ma che subito e su di esse si ridepositano, facendole morire. La loro difesa, auspicata dai più, non ha ancora dato risultati soddisfacenti. Solo una protezione fisica efficace, con manufatti così pesanti – almeno 15 tonnellate – da non poter essere spostati o divelti da alcun tipo di attrezzo da pesca potrà rivelarsi sufficiente.



Città di Cavallino Treporti

Cavallino-Treporti è uno dei più giovani comuni d'Italia: è stato infatti costituito nel 1999, separandosi da Venezia, dopo una consultazione referendaria in considerazione della forte identità economica e sociale del territorio.
E' una penisola collegata a Jesolo da un ponte. Nell'estremità opposta c'è Punta Sabbioni, terminal d'accesso verso Venezia. Punto d'imbarco dal quale ogni anno salpano milioni di turisti verso la città storica, capoluogo di provincia e regione.
Cavallino TreportiCavallino-Treporti è storicamente una terra “giovane”, in continua trasformazione morfologica, circondata da acque di fiume, mare e laguna. Le frazioni, chiamate anche tradizionalmente “contrade” di Cavallino-Treporti sono: Lio Grando, Ca' Ballarin, Ca' Pasquali, Ca' Savio, Ca' di Valle, Ca' Vio, Cavallino, Lio Piccolo, Mesole, Punta Sabbioni, Saccagnana, Treporti. La superficie del Comune è di 44,87 km² e la densità di 293 abitanti/km².
Cavallino-Treporti festeggia il Santo Patrono il 4 ottobre, San Francesco di Assisi.
Intorno agli anni ‘50 si sviluppa il settore turistico: Cavallino-Treporti oggi si distingue come seconda spiaggia d'Italia con quasi sei milioni di presenze turistiche e vanta il primato assoluto in Europa per quanto concerne l'offerta “plein air” (turismo all'aria aperta).
Cavallino TreportiCavallino-Treporti è un comune di più di 13.000 abitanti che, nella stagione estiva, per tre mesi all'anno, si trasforma in una città da oltre 100 mila persone. Gli ospiti sono di lingua tradizionalmente tedesca ma, negli ultimi anni, ha trovato il gradimento anche dei paesi nordici (Olanda, Danimarca, Svezia, ecc..).
Esiste, poi, un'economia legata alla pesca, cresciuta soprattutto negli ultimi decenni, praticata prevalentemente nelle acque lagunari e marine.
Ma Cavallino-Treporti non è solo turismo: grazie alla peculiare tipologia del terreno, è conosciuto anche per i particolari e pregiati prodotti orticoli che si impongono nei mercati del Nord Italia e in Europa.

Le Tegnùe di Cavallino-Treporti sono zone ideali per le immersioni subacquee per apprezzare la grande varietà di forme di vita che popolano questi fondali, unici nei nostri mari. Molti sono i centri di immersione accreditati e le guide subacquee locali che organizzano e accompagnano gli appassionati di sub nelle immersioni alle Tegnùe e contribuiscono, con la loro attività, a promuovere anche la salvaguardia delle Tegnùe di Cavallino-Treporti. Alcuni esperti hanno definito le Tegnue del nostro litorale un unicum nel Golfo di Venezia, particolarmente importanti sia dal punto di vista biologico che geologico. Qualche tempo fa era addirittura scoppiata una mezza polemica tra Chioggia e Cavallino-Treporti riguardo la maggiore o minore importanza delle Tegnùe di una o dell'altra località. Ma quel che conta è tutelare e valorizzare questo patrimonio marino, non a livello locale ma quantomeno a livello di costa veneziana. Non va messo certo in discussione che Chioggia per prima ha scoperto e iniziato la valorizzazione delle Tegnue.
Cavallino TreportiSui fondali dove lì vicino, tra l'altro, si stanno completando le imponenti opere del Mose, nel 2006 era stata inabissata una statua, denominata poi “Madonna delle Tegnùe”, che poi nel tempo è divenuta una meta per i sub, divenendo di fatto una sorta di “protettrice del mare”. Le tegnùe, situate al largo di Caorle, Cavallino-Treporti, Malamocco e Chioggia, si trovano a profondità variabili dai 15 ai 40 metri, hanno dimensioni che vanno dai piccoli massi isolati fino a formazioni estese per centinaia di metri. Dei veri e propri “reef” naturali, sviluppatisi negli ultimi 3-4.000 anni, i cui principali organismi costruttori non sono i coralli, come avviene invece nelle barriere coralline caraibiche, ma alghe rosse calcaree chiamate corallinacee.



Italiano Caorle, città di Mare

Una città antica, abitata dai Paleoveneti e conosciuta dagli antichi Romani, ha vissuto lo splendore della Repubblica Serenissima le cui testimonianze sono visibili nel Centro Storico, dominato dal campanile cilindrico e dalla cattedrale romanica del 1038. Una delle attrattive principali di Caorle sono le sue spiagge sabbiose che si estendono per quindici chilometri lungo il litorale dell'Alto Adriatico e offrono svago e divertimento ad un numero sempre più crescente di turisti. Caorle città di mare
Ma Caorle non è solo spiaggia, mare e sole. E' la Città del porto, della pesca, delle Valli e dello sport. Distante solo un'ora da Venezia, Caorle ha saputo conservare intatto il fascino del suo Borgo marinaro, stretto tra campielli e vicoli che contornano l'antico porto peschereccio da un lato, mentre dall'altro - verso il mare aperto - conducono al santuario della Madonna dell'Antonio. L'ambiente naturale rappresenta uno dei patrimoni più importanti di Caorle. Rappresentato dalla laguna, che il tempo ha trasformato in valli da pesca, ospita ancora oggi i tipici casòni dei pescatori, costruiti in legno e canna palustre. Luoghi che fino a qualche decennio fa erano frequentati anche dallo scrittore americano Ernest Hemingway, ospite del Barone Franchetti. In quest'angolo di natura selvaggia lo scrittore americano trovò ispirazione per il suo libro “Al di là del fiume, tra gli alberi” esprimendo, nelle prime pagine del libro, la più mirabile descrizione della laguna nel periodo invernale. Motivo di richiamo turistico sono poi le grandi manifestazioni che annualmente la città ospita: la biennale “Scogliera Viva”: una galleria di sculture all'aperto realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo che, nel mese di giugno, si ritrovano per partecipare al simposio internazionale. Nel mese di maggio poeti e scrittori si incontrano per “FlussiDiversi”, mentre a settembre si svolge il Festival Internazionale del Teatro di Strada, e la tradizionale Festa del Pesce. Ma per tutto l'anno Caorle ospita molte altre manifestazioni per tutte le esigenze, dalla stagione concertistica in Duomo al Festival di Musica Jazz in aprile, dal cabaret allo sport nei capienti impianti dello stadio comunale e del PalaMare, dalle regate veliche alle gare di barche a remi, fino alle gare di golf sul green di Pra' delle Torri. Il tutto all'insegna di uno slogan affermato: Caorle, una città da vivere tutto l'anno!

Caorle Sea Cityt Caorle Sea City

An old town, inhabited by " Paleoveneti" (ancient veneti) and discovered by the Romans, lived through the splendour of the Serenissima Republic, the evidence of which lies in the historic centre, in which the cylindrical bell tower and the Romanesque Cathedral from 1038 stand out. Among the main attractions of Caorle are the sandy beaches that stretch along the upper Adriatic coast and offer entertainment to a growing number of tourists. However, Caorle is not only beach, sea and sun. It is the “city of the port”, also of fishing, valleys, and sport. Only an hour away from Venice, Caorle has known how to keep the charm of its seaside town intact, cushioned between “Campielli” (small squares) and alleys that surround the old fishing port on both sides, facing the open sea, and lead to the sanctuary of the Madonna dell'Antonio. Caorle sea cityThe natural environment provides Caorle with one of its most important assets, primarily due to the. lagoon, which over time, has been transformed into a fishing valley. Today it still includes the typical “casòni” of fishermen, built in wood and common reed, places that up to a few decades ago, were even frequented by the American writer Ernest Hemingway, a guest of the Baron Franchetti. In this corner of wild nature the American writer found inspiration for his book “Across the river and into the trees,” expressing the most admirable description of the lagoon in the winter period in the early pages of the book. A tourist draw of the city is provided by the great events and exhibitions that are hosted annually: the “Scogliera Viva” (The living reefs) exhibition is an open-air gallery of sculptures, produced by artists that come from all over the world, who in the month of June, meet up to participate in the international symposium. In the month of May poets and writers meet up for “FlussiDiversi”, whilst in September the “Festival internazionale del Teatro di Strada” (Street theatre festival), takes place as does the traditional “Festa del Pesce” (fish festival). But all year long Caorle hosts many other events that cater for all tastes and demands, from the Cathedral's concert season to the Jazz music festival in April, from cabaret to sports in facilities such as the capacious “Stadio comunale” and the PalaMare, from regattas to rowing boats, to golf games on the green of “Pra' delle Torri”. In short, it is summed up by the well known saying: Caorle, a town to be experienced all year long.

Caorle, Die Stadt Am Meer Caorle, Die Stadt Am Meer

Eine antike Stadt, die von den Paläo-Venezianern bewohnt wurde und den Römern bereits bekannt war. Sie hat die Pracht der Serenissima Republik miterlebt. Der zylindrische Glockenturm und die romanische Kathedrale aus dem Jahr 1038 dominieren die Altstadt und sind Zeugnisse dieser Pracht. Die attraktivsten Sehenswürdigkeiten von Caorle sind die sandigen Strände, die sich über fünfzehn Kilometer entlang der Adriaküste erstrecken. Sie schenken einer wachsenden Anzahl von Touristen Zerstreuung und Vergnügen. Caorle die stadt am meerAber Caorle ist nicht nur Strand, Meer und Sonnenschein. Es ist die Stadt des Hafens, der Fischerei, der Täler und des Sports. Caorle ist nur eine Stunde von Venezia (Venedig), entfernt und hat die Faszination seines maritimen Dorfes beibehalten. Einerseits hat man den antiken Fischereihafen, der von Gassen und Plätzen umgeben ist. Andererseits öffnet sich die Stadt zum offenen Meer und dem Heiligtum der Madonna dell'Antonio. Die natürliche Umwelt stellt den wichtigsten Reichtum von Caorle dar. In der Lagune, die sich im Laufe der Zeit in kleinere Fischgründe verwandelt hat, findet man noch heute die typischen Fischerhäuser aus Holz und Schilfrohr. Diese Orte wurden vor einigen Jahrzehnten auch vom amerikanischen Schriftsteller Ernest Hemingway besucht, als er Gast des Barons Franchetti war. In dieser wilden Natur hat der Schriftsteller Inspiration für sein Buch “Der Fluss und die Wälder” gefunden, in der er auf den ersten Seiten treffend die winterliche Lagune beschreibt. Touristische Attraktionen sind auch die großen Veranstaltungen, die alljährlich stattfinden: das Fest “Scogliera Viva” (Lebendige Klippen), das jedes zweite Jahr stattfindet, realisiert eine Ausstellung von Skulpturen unter freiem Himmel. Im Juni nehmen Künstler aus der ganzen Welt am internationalen Symposium teil. Im Mai treffen sich Dichter und Schriftsteller zur Veranstaltung “FlussiDiversi” (Verschiedene Flüsse) und im September finden das internationale Festival Teatro di Strada (Straßentheater) und das traditionelle Fischfest statt. Das ganze Jahr über bietet Caorle viele andere Veranstaltungen für alle Ansprüche: von der Konzertsaison im Dom zum Jazzfestival im April, vom Kabarett zum Sport in den geräumigen Hallen des kommunalen Stadiums und des PalaMare, von den Segelregatten und Ruderboot-Rennen zu den Golftournieren in Pra' delle Torri. All dies im Zeichen eines bewährten Slogans: Caorle, das ganze Jahr lebenswert.

Caorle, ville de mer Caorle, ville de mer

Caorle est une ville ancienne, habitée par les paléo-vénètes, bien connue par les Romains, et qui a vécu la splendeur de la République de Venise. Aujourd'hui, les héritages de cette époque son encore visibles dans le centre ville, dominé par le clocher cylindrique de la cathédrale romane de 1038. Parmi ses attraits principaux on retrouve ses plages sableuses, qui s' étendent pour quinze kilomètres le long de la côte du Haut Adriatique et accueillent un nombre croissant de visiteurs, en leur proposant un offre touristique très vaste. Mais Caorle n'a pas que des plages, de la mer et du soleil. Elle est aussi la ville du port, de la pêche, des vallées, du sport. Située à une heure en voiture de Venise, Caorle a su conserver tout le charme de son bourg maritime, creusé de ruelles qui s' ouvrent sur de petites places, entourent le vieux port des pêcheurs, et conduisent les visiteurs à la mer, vers le sanctuaire de la Vierge de l'Ange (Madonna dell'Antonio). Caorle ville de merL' environnement naturel est un des trésors les plus importants de Caorle. La lagune, que le temps a transformée dans des vallées de pêche, héberge encore les typiques cabanes des pêcheurs (Casoni), bâties en bois et en cannes de marécage. Des lieux que, jusqu'à il y a quelques années étaient fréquentés par l' écrivain américain Ernest Hemingway, hôte du baron Franchetti. A ce coin de nature sauvage, l' écrivain s' inspira pour écrire son livre Au delà du fleuve et sous les arbres, en évoquant, dans les premières pages, le charme de la lagune pendant l'hiver. Les touristes viennent aussi assister aux grandes fêtes que la ville organise tous les ans: la biennale « Falaise Vivante » (Scogliera Viva), une galerie de sculptures en plein air réalisées par des artistes provenant du monde entier qui, dans le mois de juin, se retrouvent ici pour participer au symposium international. Au mois de mai c'est le rendez-vous des poètes et des écrivains à l'occasion de « Fluxes Différents » (Flussi Diversi), alors qu'en septembre c'est le tour du Festival International du Théâtre de Rue et de la fête traditionnelle du poisson. Mais les fêtes que cette ville peut vous offrir ne se limitent pas à la période estivale: voilà donc la saison des concerts dans le dôme, le festival de musique jazz au mois d'avril, le cabaret et le sport dans le grand stade communal et le PalaMare, les régates légères, les compétitions de barques à rames, les compétitions de golf sur le green de Pra' delle Torri. Tout cela à l' insigne d'un slogan désormais très connu: Caorle, une ville à vivre pendant toute l'année.



Prima di ogni film, è prevista la proiezione di materiale sulle Tegnùe venete, a cura dell'Assessorato all'Ambiente del Veneto.

Passa il mouse su ogni Titolo per Trama e Locandina del film!

DAL 4 AL 7 AGOSTO - CAVALLINO TREPORTI

Giovedì 4 – 8 - ore 21: Profondo blu (2005), di Andy Byatt e Alastair Fothergill; - ore 23: The Black Pirate (1926), di Albert Parker, con Douglas Fairbanks, (b/n, muto).

Venerdì 5 – 8 - ore 21: Le grand bleu (1988), di Luc Besson, con Jean Reno e Rosanna Arcquette - ore 23: Kon-tiki (1950), di Thor Heyerdal, Documentario (b/n, in lingua originale).

Sabato 6 – 8 - ore 21: Ponyo sulla scogliera (2008), film d'animazione di Hayhao Miyazaki - ore 23: 20,000 Leagues Under the Sea/20.000 Leghe sotto i Mari (1916), di Stuart Paton, (b/n, muto).

Domenica 7 – 8 - ore 21: Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare (2011), di Rob Marshall, con Johnny Depp


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DAL 10 AL 13 AGOSTO - CAORLE

Mercoledì 10 – 8 - ore 21: Deep Water - La folle regata (2006), di L. Osmond e J. Rothwell - ore 23: 20,000 Leagues Under the Sea/20.000 Leghe sotto i Mari (1916), di Stuart Paton, (b/n, muto).

Giovedì 11 – 8 - ore 21: Aiuto! Sono un pesce (2000), film d'animazione di Stefan Fjeldmark - ore 23: The Black Pirate (1926), di Albert Parker, con Douglas Fairbanks, film muto (b/n, muto).

Venerdì 12 – 8 - ore 21: 1492: la Conquista del Paradiso (1992), di Ridley Scott, con G. Depardieu - ore 23: Kon-tiki (1950), di Thor Heyerdal, Documentario (b/n, in lingua originale).

Sabato 13 – 8 - ore 21: Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare (2011), di Rob Marshall, con Johnny Depp





Le Tegnùe di Cavallino Treporti

A poche miglia dalla costa davanti al litorale di Cavallino Treporti c'è un ecosistema straordinario, completamente diverso da quello tipico dell'Alto Adriatico caratterizzato da un fondale fangoso o sabbioso: si tratta di una zona ricca di affioramenti rocciosi naturali distribuiti in maniera discontinua per circa 30 km al largo della costa, sono le Tegnùe dell'alto Adriatico. Tegnùe Cavallino Treporti
Fin dal XVIII secolo, era già nota la presenza di rocce sommerse al largo delle coste del nord Adriatico.
Il nome trae origine dal veneziano tegnùe, cioè “trattenute”, per la loro capacità di trattenere e rompere le reti da pesca. Infatti i primi pescatori locali di Chioggia e Venezia che si avventurarono in queste zone, da sempre apprezzate per la loro elevata pescosità, perdevano “misteriosamente” le loro reti o le recuperavano dal fondo del mare gravemente danneggiate. Da allora, le rotte dei pescatori impararono a riconoscere ed evitare questi tratti di costa consentendo così lo sviluppo graduale e la conservazione dell'ecosistema nel corso dei secoli. Tegnùe Cavallino TreportiSolo intorno agli anni ‘60 si è scoperta la vera "natura" dell'insolito fenomeno e da quel momento le tegnùe sono diventate oggetto di studi e ricerche scientifiche.
Le Tegnùe, situate al largo di Caorle, Cavallino Tre Porti, Malamocco e Chioggia, si trovano a profondità variabili dai 15 ai 40 metri, e hanno dimensioni che vanno dai piccoli massi isolati fino a formazioni estese per centinaia di metri. Si tratta di veri e propri reef naturali, sviluppatisi negli ultimi 3-4.000 anni, i cui principali organismi costruttori non sono i coralli, come avviene invece nelle barriere coralline caraibiche, ma alghe rosse calcaree chiamate corallinacee.
Tegnùe Cavallino TreportiLe Tegnùe si compongono di tre tipi: le rocce sedimentarie, formatesi in seguito ad un processo di “cementazione” dei carbonati presenti nella sabbia e negli organismi marini, le rocce prodotte dalla successiva stratificazione degli organismi vegetali e animali e le rocce sedimentarie formatesi dalla reazione tra il gas metano emergente dal fondo del mare e l'acqua marina.
Nel corso dei secoli queste aree di substrato solido hanno creato un ambiente molto diverso dal tipico fondale sabbioso, modificando l'ecosistema marino e contribuendo all'aumento delle specie animali presenti.
La varietà di forme del substrato roccioso, con le sue numerose cavità e anfratti, garantisce infatti la presenza di habitat diversi in grado di favorire lo sviluppo di una comunità biologica più complessa, con una catena alimentare molto più articolata e un conseguente aumento di specie di invertebrati, echinodermi, molluschi, crostacei e pesci. Importanti sia per l'eccezionale “biodiversità” sia per il loro fondamentale contributo al ripopolamento ittico dei fondali, oggi le Tegnùe sono considerate delle vere e proprie oasi sommerse di “biodiversità”, una ricchezza di fauna rara e da proteggere.
Al fine di tutelare questo patrimonio naturalistico, infatti, il Comune di Cavallino Treporti e il vicino Comune di Chioggia hanno avviato una collaborazione con la Regione Veneto per un progetto di protezione, salvaguardia e valorizzazione turistico-ambientale sostenibile delle Tegnùe del nord Adriatico, che hanno ricevuto il riconoscimento ministeriale di Oasi di Tutela Biologica e sono diventate ormai da qualche anno zona protetta dal vincolo ambientale. Tegnùe Cavallino Treporti
Le Tegnùe sono zone ideali per le immersioni subacquee, che permettono di apprezzare la grande varietà di forme di vita che popola questi fondali, unici nel Mediterraneo. Molti sono i centri di immersione accreditati e le guide subacquee locali che organizzano e accompagnano gli appassionati di sub nelle immersioni alle Tegnùe e contribuiscono, con la loro attività a promuovere la salvaguardia delle Tegnùe di Venezia e Chioggia, rispettando i regolamenti proposti. Nel 2006, nelle Tegnùe di Cavallino-Treporti, a cinque miglia dalla costa e a 18 metri di profondità, è stata immersa una statua in marmo della Madonna, scolpita da Sergio Dalla Mora, oggi meta degli appassionati di immersioni.




Le Tegnùe di Caorle

Le tegnùe di Caorle Nelle acque antistanti il litorale di Caorle, a circa 1,5 miglia al largo di Porto di Falconera, si localizza una delle tegnùe più estese dell'Alto Adriatico, nota con il nome di Tegnùa di Porto Falconera. L'area comprende una serie di affioramenti rocciosi disposti in tre assembramenti principali. Tegnùe Caorle
La Giunta regionale del Veneto, su richiesta del Comune di Caorle, ha riconosciuto l'importanza di tale area istituendovi una ZTB (Zona di tutela biologica) con DGR n. 2060 del 2 luglio 2004 e confermato successivamente dal Ministero delle Attività Agricole e Forestali (MIPAF) con il DM del 16 dicembre 2004.
La partecipazione e la condivisione del progetto di istituzione della ZTB e delle attività correlate da parte dei diversi portatori d'interesse a partire dal mondo pesca, dal settore turistico, le amministrazioni e le associazioni locali permette ormai da diversi anni la realizzazione di interventi di salvaguardia e valorizzazione. Tegnùe Caorle
A partire dal 2005 sono stati condotti progetti e studi per la difesa e protezione dell'area, nonché per la conoscenza dell'habitat. In particolare sono stati condotti studi di caratterizzazione biologica e sedimentologica ed interventi coordinati per la posa di strutture a difesa degli affioramenti e per implementarne i popolamenti.
In una superficie minore della ZTB è stata istituita “L'oasi Marina città di Caorle” (Superficie di circa 400 ha).
Quest'area è in concessione demaniale al Comune di Caorle che attraverso il locale Gruppo Sommozzatori ha provveduto alla gestione e valorizzazione dell'area stessa.
Il regolamento della ZTB impedisce l'esercizio della pesca, l'ancoraggio e la balneazione nell'intera area. Mentre le immersioni sono consentite sotto la guida del gruppo gestore. Tegnùe Caorle
Le tegnùe di Porto Falconera ed i fondali circostanti rappresentano un punto importante di biodiversità per l'Alto Adriatico.
Gli studi condotti per la caratterizzazione biologica delle tegnùe venete hanno evidenziato come su questi affioramenti, seppur posti sotto costa ed a profondità relativamente ridotte (10-14 m ), vi sia la più alta diversità biologica riscontrata tra tutti gli affioramenti indagati. Tegnùe CaorleLa ZTB è posta a circa 3 Km al largo della bocca di Porto Falconera (uscita a mare della Laguna di Caorle) e ne gode degli apporti di nutrienti che valorizzano la fauna filtratrice sedentaria (Porifera e Tunicati) che costituiscono la base strutturale degli affioramenti.
Inoltre i fondali posti tra la zona dell'Oasi e l'abitato di Caorle sono caratterizzati dalla presenza di un'ampia prateria a Cymodocea nodosa (fanerogama marina) tra le poche rimaste in Alto Adriatico e tra le prime per estensione (a settembre 2008 stimata in oltre 2 km quadri). Tegnùe Caorle
Ad oggi gli affioramenti dell'Oasi hanno raggiunto popolamenti ittici e macrobentonici di tutto rilievo ed interesse iniziando ad avere un sensibile effetto margine, come rilevato dai locali pescatori, con uscita di specie ittiche pregiate nelle acque esterne alla ZTB.
Fatto questo estremamente importante che valorizza il lavoro fin qui condotto e rafforza la validità delle azioni intraprese e future.



Il Festival a Cavallino Treporti-Ca'Savio,
in Piazza Giovanni Paolo II

Scorcio... da prua!
Scorcio... da prua!

Scorcio... da poppa!
Scorcio... da poppa!

Che bello il film, visto così...
Che bello il film, visto così...

... il divertimento è assicurato!
... il divertimento è assicurato!

Esaurite le sedie... fortunatamente, rimangono le panchine!

Esaurite le sedie... fortunatamente, rimangono le panchine!

Posti di fortuna, in fondo alla piazza..
Posti di fortuna, in fondo alla piazza..

Il loggione... al bar, in fondo alla piazza!
Il loggione... al bar, in fondo alla piazza!

Interessante, il depliant!
Interessante, il depliant!

Il Capitano Sparrow affascina grandi e piccini!
Il Capitano Sparrow affascina grandi e piccini!

Caro, buon, vecchio 35mm!
Caro, buon, vecchio 35mm!

Il Sindaco di Cavallino Treporti, Claudio Orazio (al centro della foto), ed il Presidente del Consiglio Comunale di Rovigo, Paolo Avezzù ti
        Il Sindaco di Cavallino Treporti, Claudio Orazio (al centro della foto), ed il Presidente del Consiglio Comunale di Rovigo, Paolo Avezzu
Il Sindaco di Cavallino Treporti, Claudio Orazio (al centro della foto), ed il Presidente del Consiglio Comunale di Rovigo, Paolo Avezzu

Alvaro Gradella nell'usuale prolusione al programma della serata..
Alvaro Gradella nell'usuale prolusione al programma della serata..



Il Festival a Caorle, Piazza Vescovado
Si va ad incominciare! La splendida Piazza Vescovado è ormai allestita ed il caratteristico campanile cilindrico sembra valutare severo…
Si va ad incominciare! La splendida Piazza Vescovado è ormai “allestita” ed il caratteristico campanile cilindrico sembra valutare severo…

Così, sembra già più soddisfatto…
Così, sembra già più soddisfatto…

Sì, tutto è pronto!
Sì, tutto è pronto!

…Il Punto Informazioni, con la mascotte Marino Moscardino…
…Il Punto Informazioni, con la mascotte Marino Moscardino…

… La mostra con le tavole dell’ARPAV e le foto delle Tegnùe dei sub dell’Oasi Marina, capitanati da Francesco Gusso…
… La mostra con le tavole dell'ARPAV e le foto delle Tegnùe dei sub dell'Oasi Marina, capitanati da Francesco Gusso…

Che stupefacente location!!!
Che stupefacente location!!!

La prima sta per iniziare: tutto esaurito in Piazza Vescovado!
La “prima” sta per iniziare: tutto esaurito in Piazza Vescovado!

… i meno previdenti si accontentano della curva vicina al mare.
… i meno previdenti si accontentano della “curva” vicina al mare.

… E, ancora più lontana, ma in posizione decisamente privilegiata, la luna - come le stelle - sta a guardare…
… E, ancora più lontana, ma in posizione decisamente privilegiata, la luna - come le stelle - sta a guardare…

Due parole di presentazione da parte del Direttore del Festival, Alvaro Gradella.
Due parole di presentazione da parte del Direttore del Festival, Alvaro Gradella.

Sempre lui… ma più da vicino.
Sempre lui… ma più da vicino.

Bello il quadro con l’immagine del Festival, vero?
Bello il quadro con l'immagine del Festival, vero?

L’Assessore Comunale Vanni Ferro, responsabile delle contigue Tegnùe di Porto Falconera, porta il saluto dell’Amministrazione caorlotta.
L'Assessore Comunale Vanni Ferro, responsabile delle contigue Tegnùe di Porto Falconera, porta il saluto dell'Amministrazione caorlotta.

E’ il momento del prof. Antonio Stefanon, padre nobile e scopritore delle Tegnùe.
E' il momento del prof. Antonio Stefanon, “padre nobile” e scopritore delle Tegnùe.

Il prof. Stefanon commenta una delle scene contenute nel suo bellissimo filmato girato nelle Tegnùe.
Il prof. Stefanon commenta una delle scene contenute nel suo bellissimo filmato girato nelle Tegnùe.

L’Assessore Ferro premia il prof. Stefanon con la statuetta in vetro di Marino Moscardino, la mascotte dell’Oasi Marina di Caorle.
L'Assessore Ferro premia il prof. Stefanon con la statuetta in vetro di Marino Moscardino, la mascotte dell'Oasi Marina di Caorle.

In posa per la foto di prammatica…
In posa per la foto di prammatica…

E, finalmente, il film!
E, finalmente, il film!

Venerdì 12, l’Assessore Regionale Daniele Stival porta il saluto del suo collega all’Ambiente Maurizio Conte e della Regione Veneto.
Venerdì 12, l'Assessore Regionale Daniele Stival porta il saluto del suo collega all'Ambiente Maurizio Conte e della Regione Veneto.

Il Direttore del Festival Alvaro Gradella consegna all’Assessore Regionale Stival la statuetta del Marinaio, simbolo della manifestazione.
Il Direttore del Festival Alvaro Gradella consegna all'Assessore Regionale Stival la statuetta del Marinaio, simbolo della manifestazione.

Anche nella serata finale di Caorle del 13 Agosto, Jack Sparrow sta per approdare: lo attendono in tantissimi!!!
Anche nella serata finale di Caorle del 13 Agosto, Jack Sparrow sta per “approdare”: lo attendono in tantissimi!!!

Perfino nel distante “loggione” sul mare si fatica a trovare posto…
Perfino nel distante "loggione" sul mare si fatica a trovare posto…

Scorcio dall’alto, prima del filmato dell’ARPAV sulle Tegnùe e del film Pirati dei caraibi: Oltre i Confini del Mare.
Scorcio dall'alto, prima del filmato dell'ARPAV sulle Tegnùe e del film “Pirati dei caraibi: Oltre i Confini del Mare”.

Ed ora, spazio sullo schermo alla quarta avventura del leggendario bucaniere Jack Sparrow!
Ed ora, spazio sullo schermo alla quarta avventura del leggendario bucaniere Jack Sparrow!



ADDETTO STAMPA

Nicola Boscolo Pecchie



Qui i link riguardanti alcuni degli articoli apparsi sui quotidiani e sul web del Festival delle Tegnùe del Veneto 2011



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Festival delle Tegnùe del Veneto 2016

Festival delle Tegnùe del Veneto 2016

Profondo blu Profondo blu (2005)

La Natura come spettacolo infinito. Le profondità marine come succursale di Hollywood. Gli oceani e i loro abitanti come set espanso di una Major che produce film di tutti i generi. Orche-killer, specializzate nel ratto minorile; massicci orsi polari che nuotano con la grazia di Esther Williams; pinguini irresistibili come comici di varietà. E poi: granchi che ballano il samba, squali e delfini rapidi e spietati come gang giovanili, albatros e berte che si inabissano come stuntmen capaci di ogni acrobazia, grandi pesci solitari, misteriosi e ineffabili come le dive del muto... E' 'Profondo blu', documentario della Bbc pieno di immagini strabilianti, ma volutamente scarso di informazioni e del tutto privo di intenzioni pedagogiche.
The black pirate The Black Pirate (1926)

Un giovane nobile si arruola nei pirati per vendicare la morte del padre avvenuta per mano loro. La sua abilità è tale però, che presto diventa il loro capo noto con il nome di Pirata Nero. Quando cattura una nave che trasporta una principessa se ne innamora e per non farla uccidere propone di chiedere un riscatto. Un uomo della ciurma scopre il suo gioco e capito chi è davvero lo fa condannare a morte. Il pirata riesce però a salvarsi con l'aiuto di alcuni fedelissimi e a sposare la principessa.
Le grand bleu Le grand bleu (1988)

Enzo e Jacques si conoscono sin da piccoli, quando insieme si immergevano nelle acque del Mediterraneo. Dopo la morte del padre di Jacques, anche lui esperto subacqueo, i due ragazzi smettono di frequentarsi. Jacques lavora in Perù per un gruppo di scienziati, dove si immerge nelle acque ghiacciate per alcuni minuti, in modo che i ricercatori possono raccogliere dati sulla sua condizione fisica, che sembra essere più simile a quella dei delfini che a quella degli esseri umani. Enzo invece è diventato un famoso campione di immersione in apnea. Un giorno i due si rincontrano per partecipare ad una gara di immersioni a Taormina. La sfida tra i due potrebbe diventare molto pericolosa per entrambi.
Kon-tikiKon-tiki (1950)

Il Kon-Tiki è la zattera usata dall'esploratore e scrittore norvegese Thor Heyerdahl nella sua spedizione nel 1947 attraverso l'Oceano Pacifico dal Sud America alle isole della Polinesia. Il battello fu così chiamato secondo un antico nome Inca del dio del sole (kon).
L'impresa del Kon Tiki fu progettata allo scopo di dimostrare che la colonizzazione della Polinesia poteva essere avvenuta, in epoca Precolombiana, da popolazioni del Sud America. A tale scopo la spedizione fu preparata in modo da utilizzare, per quanto possibile, metodi e tecnologie presenti a quel tempo.
Ponyo sulla scoglieraPonyo sulla scogliera (2008)

Un villaggio in riva al mare. Sosuke, un bimbo di cinque anni, vive in cima a una scogliera. Una mattina, sulla spiaggia rocciosa vicino casa, trova Ponyo: una pesciolina rossa con la testa intrappolata in un barattolo. Sosuke la salva e la mette in un secchiello…. Inizia così la storia di un bambino e di una pesciolina, uscita dalla matita del Maestro Hayao Miyazaki, uno dei più grandi del cinema d'animazione nipponico.
20.000 leghe sot i mari20.000 Leghe sotto i Mari (1916)

Un mostro misterioso percorre i mari affondando tutte le navi da guerra che gli vengono a tiro. Il governo degli Stati Uniti assegna a tre uomini, Conseil, Ned Land ed il prof. Arronax, il compito di dar la caccia al "mostro del Pacifico". Dopo tre mesi di ricerche i tre uomini, che si trovano a bordo della fregata americana "Abraham Lincoln", avendolo avvistato, aprono il fuoco contro il mostro. Ma lo sterminatore della marina, che è il sottomarino Nautilus, al comando del capitano Nemo, s'immerge e parte al contrattacco.
Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del MarePirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare (2011)

In Pirati dei Caraibi 4, Johnny Depp torna a vestire gli ironici panni del Capitano Jack Sparrow. Quando Jack incontra una donna del suo passato (Penelope Cruz), non è certo se si tratti di amore, o se lei sia una spietata artista dell'imbroglio intenzionata a usarlo per trovare la leggendaria Fontana dell'Eterna Giovinezza. Nel momento in cui lo costringe a salire a bordo della Queen Anne's Revenge, la nave del famigerato pirata Barbanera (Ian McShane), Jack si ritrova in un'inaspettata avventura in cui non sa chi temere di più: Barbanera o la donna del suo passato.
Deep water - La folle regataDeep Water - La folle regata (2006)

Donald Crowhurst proprietario di una fabbrica di apparecchi di precisione per il mare investe tutto ciò che ha per partecipare nel 1968 al primo giro del mondo in barca a vela senza scalo. Folle l'impresa e tutti quelli vi partecipano. Il racconto dei quattro che rimangono in gara più a lungo è un folle volo nella psiche di uomi che raggiungono il limite della pazzia nella ricerca di un contatto con Dio. Senza possibilità di attraccare, pena la squalifica, i lupi di mare tengono un diario, registrano le proprie considerazioni, comunicano al prossimo le prorpie irragiungibili sensazioni. Il protagonista della storia, forse non il più folle, ma sicuramente il più estremo; parte l'ultimo giorno disponibile e procede lentamente nella gara che subito diventa un'occasione irripetibile per misurarsi con se stesso.
Aiuto! SOno un pesceAiuto! Sono un pesce (2000)

Tre bambini con spirito avventuroso, disobbedendo ai genitori, vengono involontariamente trasformati in pesci dal professor MacKrills che lavora in una caverna sottomarina. Per riprendere il loro posto tra gli umani, Fly, impulsivo e ottimista, sua sorellina Stella e il loro robusto cugino Chuck attraverseranno una serie di peripezie e dovranno lottare contro il tempo e contro pesci dotati, grazie a una strana pozione, di straordinari poteri mentali.
1492: La conquista del paradiso1492: la Conquista del Paradiso (1992)

1492: Cristoforo Colombo riesce a fare approvare alla Regina Isabella di Castiglia il suo progetto, che consiste nel raggiungere le Indie viaggiando verso occidente. Così, il 3 agosto, le tre caravelle Niña, Pinta e Santa Maria salpano da Palos alla volta delle Indie. Tempo dopo, il 12 ottobre, Colombo sbarca sull'Isola di Guarahani, oggi San Salvador. La conquista dell'America viene quindi descritta in modo sanguinoso. Riparte così per la Spagna, con lo scopo di progettare un'ulteriore spedizione, ma l'ostilità dei nobili locali condurrà alla sua reclusione in carcere. Dopo qualche tempo, grazie ai suoi figli riesce ad avere un appuntamento con la Regina, lei consente a Colombo di ripartire ma lo avverte di stare lontano dall'isola di San Salvador e in particolare Santo Domingo. Dopo aver scoperto l'America, accorgendosi che non si trattava dell'India, si diedero subito da fare per scoprire le ricchezze di quel continente.