"…massi calcarei nudi durissimi i quali sorgono isolati dal fondo molle. Tali eminenze, dette volgarmente Tegnùe, conosciute ed aborrite dai nostri pescatori perché attraversano il maneggio delle reti nelle loro pesche, e qualche volta lacerano le reti medesime, esistono dirimpetto a Maran, a Caorle, ai Tre Porti, e in qualche altro sito, ed abbondano soprattutto dirimpetto a Malamocco ed a Chioggia, e dal volgo sono credute residui di due antiche Città sprofondate per un'impetuosa inondazione del mare."

Abate Olivi, 1792


Festival delle Tegnùe del Veneto
Rassegna del Film di Mare

(© 2011 Alvaro Gradella)

La promozione dell'ambiente marino veneto e la cinematografia di mare


E’ stato un altro grande successo! Basta guardare le foto nella pagina apposita di questo sito per rendersene conto… Si è chiusa con tanta soddisfazione l’edizione 2013 del “Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare”, dopo un’entusiasmante traversata lunga tre settimane che ci ha visto salpare il 26 Luglio da Bibione Pineda, per poi approdare a Lido di Jesolo e, continuando verso sud, ammainare le vele a Rosolina Mare. Alvaro Gradella, Direttore ed ideatore del Festival Migliaia e migliaia di spettatori di ogni età - gratuitamente, in splendide location all’aperto e non lontani dalle spiagge - hanno ammirato grandi ‘film di mare’ come l’immaginifico e struggente “Vita di Pi” (più volte Premio Oscar 2013), o lo spettacolare “Qualcosa di straordinario”, hanno preso coscienza di nostre responsabilità nascoste e terribili nei confronti degli animali marini grazie a docu-movie come “The cove-La baia dove muoiono i delfini” (Premio Oscar 2010) e “Al capolinea – The end of the line”, hanno riso e gioito con cartoon marini o pirati d’altri tempi, ma anche conosciuto – grazie a filmati dell’ARPAV e di gruppi subacquei veneti – le nostre piccole e preziose scogliere chiamate Tegnùe - veri tesori di biodiversità che brillano a poche miglia dalle coste venete – accuratamente tutelate dal nostro Assessorato Regionale all’Ambiente, che promuove questa Rassegna. E in più, quest’anno il nostro Festival ha avuto anche una prestigiosa ‘vetrina’ nello spazio della Regione Veneto, all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, nell’ambito della “70° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia”! Grazie, a tutti!!! Ai tantissimi spettatori, ai bravi collaboratori, alle Amministrazioni pubbliche, in primis l’Assessorato Regionale, l’A.R.P.A.V. e i Comuni che ci hanno ospitato! L’appuntamento è per l’edizione del 2014…


Il Direttore del Festival
Alvaro Gradella







Il "Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare" è ormai una tradizione culturale a cui il Veneto sta affezionandosi: sposare cinema di qualità alla cornice delle nostre coste più belle è un progetto riuscitissimo che attira migliaia e migliaia di spettatori dal Veneto, ma non solo. Il Festival - col suo ideatore e direttore Alvaro Gradella - sta crescendo, non solo per presenze, interesse e apprezzamenti suscitati, ma anche per le località balneari in cui si terranno le serate in calendario: infatti, oltre alle usuali due (si torna a Bibione Pineda e Rosolina Mare, come fortemente richiesto dalle rispettive Amministrazioni visto il grande successo dell’anno scorso), ques'testate, la rassegna prevede una terza città veneta: Lido di Jesolo (qui, per la prima volta); e l’Amministrazione, come gli jesolani, attendono con entusiasmo e curiosità questo appuntamento. Cinema e mare, dunque, che si sposano e scelgono quale cornice per mettersi in mostra alcune delle più belle località marittime del Veneto.

Ass. Reg. del Veneto all'Ambiente - Maurizio Conte Non solo! La nostra Rassegna del Film di Mare avrà, a settembre, anche un proprio 'momento' alla Mostra di Venezia… Il tutto per celebrare e divulgare le Tegnùe, filo conduttore dell’intera kermesse! Esse sono oasi naturali marine rocciose di grande ricchezza - raro ed inestimabile esempio di “biodiversità”, con numerosissime specie animali e vegetali - che costellano le nostre meravigliose coste, un vanto naturalistico squisitamente veneto che caratterizza così anche una manifestazione cinematografica… Il 'bello' si cerca!

Proprio per la tutela e la protezione delle nostre Tegnùe, la Regione Veneto già da tempo ha realizzato un piano di recupero che, in fatto di conservazione, sta portando ottimi risultati. Anche per questo, viste le forti sensibilizzazione e conoscenza che questo Festival sa creare, l’Assessorato all'Ambiente del Veneto ha voluto - dopo gli inizi chioggiotti - far propria l'iniziativa, fornendole anche per la terza edizione l'occasione di crescere ed evolvere a livello regionale toccando nuovi lidi, come da quest’anno Lido di Jesolo. Le scorse edizioni, con l’afflusso di molte migliaia tra giovani, meno giovani e famiglie hanno chiaramente dimostrato che con buone idee e professionalità, cultura e turismo, Ambiente e mare, il "Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare", ne è una ragguardevole rappresentazione, cui auguro di cuore il sempre maggiore successo che sta promettendo.



"La rassegna cinematografica "Festival delle Tegnùe del Veneto" è un angolo di cultura estiva che la nostra regione sta scoprendo anno dopo anno con attenzione e curiosità. Le precedenti tre edizioni hanno dato modo ad un pubblico sempre maggiore di conoscere ed avvicinarsi ad un cinema "intelligente" e ad uno degli scenari naturali più romantici ed accattivanti delle nostre coste.Ass. Reg. del Veneto all’Identità Veneta - Daniele Stival

E' lodevole che l'organizzazione di questo evento abbia concentrato la filosofia di realizzazione coinvolgendo due aspetti importantissimi della cultura Veneta: uno è quello culturale e cioè il feeling che unisce quest'arte, quella del cinema appunto, con molti e capaci registi ed attori che provengono dalla nostra terra, e l'altra, quella di un ambiente, quello delle Tegnùe, che ben rappresenta la variegata presenza di ecosistemi conservati e tutelati con attenzione ed orgoglio in Veneto.
Proprio la nostra Regione ha promosso provvedimenti mediante i quali riconosce il sistema del cinema e dell'audiovisivo come rilevante strumento di crescita sociale ed economica. Il cinema, infatti, ha la possibilità di promuovere il territorio regionale, sia sotto il profilo paesaggistico che delle eccellenze locali diventando così un elemento basilare per garantire una maggiore diffusione dell'immagine del Veneto.

Le Tegnuè, luogo a me caro sin dall'infanzia, abbinate ad un calendario di film da titoli di prima qualità sono un matrimonio ben riuscito che nel calore dell'estate porterà ai cittadini uno spettacolo emozionante. Lunghe spiagge sabbiose, acque limpide e cristalline, grazie alla continua ossigenazione ed al ricambio idrosalino garantito dalle correnti marine, folti e verdi pinete popolate da una ricca varietà di specie animali e da una flora tipica dell'area mediterranea. Queste sono le nostre Coste ed è la nostra terra, una rassegna dedicata al cinema in questi luoghi, è l'appropriato compimento di un progetto dal forte valore di territorio, cultura ed amore per il nostro Veneto.



Cinema e mare, un connubio che molti registi non osano affrontare, ma che ci ha dato tanti capolavori (…il film è bellissimo, ho tanto pianto...) che a tutte le età ci hanno fatto sognare, coinvolgendoci in passioni, tragedie, gioie, avventure, talvolta spaventandoci, altre volte trascinandoci a immaginare una nostra avventura in quell'acque che i biologi ci assicurano sia stata la culla della prima cellula vivente. E' il cinema che ci ha fatto scoprire il mondo e che con la televisione ci ha portato a casa il mare e tutta la natura, anche i monti i laghi, le città, il cielo, le stelle, e l'universo, lasciandoci tranquillamente in poltrona, alla temperatura che più ci aggrada, togliendoci tutte le fatiche e tutti i rischi. Ci ha regalato lo spazio ed il tempo per sognare ma anche coinvolgerci in tutti quei problemi ed i disastri che alla natura imponiamo.

Il mare cominciai a sognarlo da bambino, cercando di far navigare la mia barchetta, scoprendo a che cosa servisse il timone, perché l'elica, girando, la facesse avanzare e perché il vento spingendo sulla vela me la faceva fuggire lontano. Una volta riuscì a farmi cadere nella vasca dei pesci rossi del giardino pubblico, ed il ricordo di questa mia prima immersione è vivissimo, condito dalla vergogna che provai tra le risate degli altri bambini. E' l'amore per il mare che mi ha portato a coltivare i miei sogni, a spingermi a mettere la testa sott'acqua, e quando in Italia non erano ancora comparse nei negozi le maschere subacquee mi ha costretto a realizzarmene una, con un pezzo di camera d'aria d' automobile ed un vetro tagliato a mano. E'inseguendo i miei sogni che ho prestato fede alle leggende dei pescatori che raccontavano di rocce, forse città sommerse al largo delle spiagge dell'alto Adriatico, quando ancora la scienza ne negava pervicacemente l'esistenza, chiamandole “fole di vecchi pescatori”. Nel 1965 i miei sogni – da neolaureato, appena assunto al CNR veneziano – mi hanno regalato la scoperta che i “sassi” esistevano davvero! Poco al largo di Grado e con un amico subacqueo ero riuscito a vivere il miracolo della scoperta delle “Perle del nostro Mare”, un paradiso nascosto sul fondo dell'Alto Adriatico. Non erano rovine di città, ma erano le tegnùe, rocce naturali sconosciute, così chiamate dai pescatori che le accusavano di “trattenere“ e rompere le reti, che venivano, appunto, come dicevano loro in dialetto, “tegnùe”. E pensare che il primo ed unico a citarle era stato l'abate Olivi nella sua Zoologia Adriatica del 1792, splendida opera quasi sconosciuta ma fortunatamente riscoperta e recentemente ristampata in splendida veste tipografica dal Comune di Chioggia.

Eugen Seibold, fondatore in Europa della prima scuola di geologia marina all'università di Kiel, e poi diventato mio protettore ed amico, mi disse subito che le tegnùe potevano essere simili alle beachrok, le “roccia di spiaggia” tipiche degli atolli tropicali, che però da noi non avrebbe potuto esistere. Ma le rocce le avevo trovate, esistevano e fecero scalpore. Mi si aprirono varie opportunità di continuare queste ricerche e di scoprirne altre, sia a Grado che a Venezia. Nel 1972 sempre Seibold mi offrì la collaborazione di un suo giovane ricercatore, Robert Newton, e del loro Side Scan Sonar, il primo strumento del genere comparso in Europa. Ci rendemmo subito conto che le tegnùe sembravano sparse ovunque, da Grado al Delta del Po , facendosi trovare ovunque andassimo a cercarle. La ricerca fece un enorme salto qualitativo, e riuscimmo a fare la prima e completa mappatura acustica delle “Tegnùe di Chioggia”, dandone una classificazione bio-geologica, e suddividendo in tre tipi diversi questa roccia nuova, ancora sconosciuto in Italia. A tutt'oggi il nostro “paradiso” non è stato sufficientemente studiato nella sua spettacolare biodiversità. Ad esempio, qualche anno fa erano circa 300 le diverse specie individuate solo tra gli epibionti (gli organismi che popolano le rocce senza potersi muovere) mentre in una memoria che presenteremo a Rovigno in settembre, al convegno internazionale del MAB (Man And Biosphera) il numero sarà salito a oltre 600!.

All'inizio del nuovo millennio, la Regione Veneto ed il Ministro Galan (allora Governatore del Veneto), sotto la spinta di comuni intelligenti, resero operativa a Chioggia la prima Zona di Tutela Biologica (ZTB) e poco dopo una seconda a Caorle, assicurando parallelamente e con continuità finanziamenti importanti, anche per la protezione e la valorizzazione di queste zone fondamentali come oasi di ripopolamento naturale. Ciononostante questo paradiso è ora gravemente in pericolo a causa di quella pressione di pesca insostenibile che tutti ormai lamentano, pescatori compresi, che però continuano a devastare le tegnùe con nuovi sistemi di attrezzi a strascico, che non si impigliano più nelle rocce, rompendosi, ma che riescono a superarle “spazzolandole” sino ad asportare tutta o quasi la componente organogena, o soffocandole sotto quella coltre di sedimenti che sollevano ma che subito e su di esse si ridepositano, facendole morire. La loro difesa, auspicata dai più, non ha ancora dato risultati soddisfacenti. Solo una protezione fisica efficace, con manufatti così pesanti – almeno 15 tonnellate – da non poter essere spostati o divelti da alcun tipo di attrezzo da pesca potrà rivelarsi sufficiente.



E’ con vero piacere che rivolgo il mio caloroso saluto alla rassegna cinematografica "Festival delle Tegnùe del Veneto": un’occasione unica che vede accomunata la cinematografia alle bellezze naturali più inesplorate delle nostre coste.

Bibione, tra lagune e pinete, abbracciata dal fiume Tagliamento ed accarezzata dal mare Adriatico, vanta tra le sue peculiarità ambientali anche le Tegnùe, ambiente ancora incontaminato, ricco di ecosistemi tutelati e da valorizzare.Sindaco si S.Michele al Tagliamento
L’evento si conferma, per il secondo anno consecutivo, un’occasione importante, oltre che per vivere la magia di un film sotto un cielo stellato, anche per far conoscere ed amare il mare. Il mare di Bibione.

Il Comune di San Michele al Tagliamento ospita questa rassegna con lo spirito di accoglienza che gli è proprio, con il piacere di offrire un ambiente dalla qualità eccellente, garantita dalla certificazione EMAS e da ben 22 Bandiere Blu.

Doveroso un ringraziamento alla Regione Veneto – Assessorato all’Ambiente – ed agli Organizzatori che hanno scelto ancora Bibione, per proporre il “Festival delle Tegnùe del Veneto”.



Esprimo grande entusiasmo per il ritorno a Rosolina Mare del Festival delle Tegnùe del Veneto, e sono grato alla Direzione di questa significativa rassegna cinematografica per aver scelto ancora una volta la nostra amata località turistica assieme a Bibione Pineda e al Lido di Jesolo.
Sindaco di Rosolina Contando anche sul patrocinio dell’Ente Regionale, la manifestazione assume un valore molto importante perché si propone sia come occasione di spettacolo ed intrattenimento turistico, ma anche e soprattutto come promozione dell’ambiente marino del Veneto, valorizzando così il Mare che, per quanto riguarda il nostro territorio comunale, costituisce un impareggiabile tesoro.




Parchi, zone verdi, aree per il divertimento e il tempo libero, sono assieme alla sua spiaggia dorata, gli ingredienti che contraddistinguono Jesolo. A pochi chilometri dalle Città d’Arte del Veneto e dalla perla della Laguna di Venezia, Jesolo si stende tra l'ombreggiata Pineta - il polmone verde della città - e la foce del Sile, che l’abbraccia ad ovest con un porto turistico all’avanguardia. L'habitat naturale rappresenta uno dei patrimoni più importanti di Jesolo, ed è nostro intento quello di valorizzazione il territorio naturale per contraddistinguere l’offerta turistica e l’idea di vacanza in riva al mare.Sindaco di Jesolo
E’ importante poter lasciare il ricordo di un territorio unico capace di rispondere alle esigenze di residenti, turisti e visitatori. La riscoperta e la valorizzazione delle Tegnùe è parte integrante di questo processo che mira a far conoscere il nostro ecosistema inserito in un contesto ancora più ampio com’è quello dell’Alto Adriatico. Il “Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare” è lo strumento capace di veicolare assieme tutti questi valori e, nel contempo, promuovere l’ambiente marino veneto attraverso la ‘cinematografia di mare’, valorizzando un patrimonio unico nell’Alto Adriatico.
Quindi, il nostro primo ringraziamento è per l’Assessore Regionale all’Ambiente Maurizio Conte, che continua ad investire e a credere nell’efficacia di questo format: un veicolo importante di promozione del nostro territorio e della nostra spiaggia. Sarà sicuramente un primo assaggio delle nostre bellezze naturalistiche.

Il Sindaco di Jesolo
Valerio Zoggia
L'Assessore all'Ambiente
Otello Bergamo





All’inizio di ogni serata, è prevista la proiezione di materiale sulle Tegnùe e sull’Ambiente marino veneti, a cura dell'Assessorato all'Ambiente del Veneto e di associazioni e realtà subacquee locali.

Passa il mouse su ogni Titolo per Trama e Locandina del film!

DAL 26 AL 28 LUGLIO - BIBIONE PINEDA
Parco Comunale, Viale dei Ginepri

Venerdì 26 – 7 - ore 21: Vita di Pi (2012), di Ang Lee - Vincitore di quattro Premi Oscar 2013: Regia, Fotografia, Colonna sonora originale, Effetti speciali visivi.

Sabato 27 – 7 - ore 21: Le Cronache di Narnia - Il viaggio del veliero (2010), di Michael Apted
Al capolinea - The End of the Line (2009), di Rupert Murray. Documentario

Domenica 28 – 7 - ore 21: Seafood - Un pesce fuor d'acqua, (2011) di Aun Hoe Goh. Film d’animazione.
I prigionieri dell’Oceano – Life boat (1944), di Alfred Hitchcock.

DALL' 1 AL 4 AGOSTO - LIDO DI JESOLO
Arena di Piazza Aurora

Giovedì 1 – 8 - ore 21: Le Cronache di Narnia - Il viaggio del veliero (2010), di Michael Apted.
The cove - La baia dove muoiono i delfini (2009), di di Louie Psihoyos. Vincitore del Premio Oscar 2010 per il miglior Documentario.

Venerdì 2 – 8 - ore 21: Vita di Pi (2012), di Ang Lee - Vincitore di quattro Premi Oscar 2013: Regia, Fotografia, Colonna sonora originale, Effetti speciali visivi.

Sabato 3 – 8 - ore 21: Seafood - Un pesce fuor d'acqua, (2011) di Aun Hoe Goh. Film d’animazione.
Quelli della "San Pablo" (1966), di Robert Wise, con Steve Mc Queen.

Domenica 4 – 8 - ore 21: Qualcosa di straordinario (2012), ddi Ken Kwapis, con Drew Barrymore.
Al capolinea - The End of the Line (2009), di Rupert Murray. Documentario

DALL' 8 AL 10 AGOSTO - ROSOLINA MARE
Arena del Centro Congressi di Piazzale Europa

Giovedì – 8 - ore 21: Qualcosa di straordinario (2012), di Ken Kwapis, con Drew Barrymore.
The cove - La baia dove muoiono i delfini (2009),
di Louie Psihoyos. Vincitore del Premio Oscar 2010 per il miglior Documentario.

Venerdì – 9 - ore 21: Vita di Pi (2012), di Ang Lee - Vincitore di quattro Premi Oscar 2013: Regia, Fotografia, Colonna sonora originale, Effetti speciali visivi.
L'isola del tesoro (1950), di B. Haskin.

Sabato 10 – 8 - ore 21: Sammy 2 - La Grande Fuga, (2012) di Ben Stassen. Film d’animazione.
Sinbad: la leggenda dei sette mari (2003), di P. Gilmore. Film d’animazione.





Con la denominazione locale di tegnùe si intendono affioramenti rocciosi naturali che si distribuiscono in modo discontinuo nell’area occidentale del Golfo di Venezia, in batimetriche comprese fra gli 8 ed i 40 m. Le dimensioni possono essere molto diverse, variando dai pochi metri quadri alle diverse migliaia di metri quadri nelle maggiori, con elevazioni dal fondale che passano dai pochi decimetri nelle formazioni basse e tavolari, spesso definite lastrure, ad alcuni metri in quelle più alte, spesso localizzate a maggiore profondità.
Mondo sommerso delle TegnùeDa secoli, i pescatori delle coste venete conoscono l’esistenza di ristrette zone, sparse a diverse profondità ed in diverse aree, in cui il fondale, normalmente fangoso o sabbioso, si presenta d’un tratto duro e roccioso, in corrispondenza delle quali le reti si impigliavano e spesso si perdevano. Queste aree, denominate localmente proprio per questo tegnùe - dalla traslazione dialettale di tenere o trattenere - erano da un lato temute dalla maggioranza dei pescatori per i danni che potevano portare alle loro attrezzature, dall’altro ricercate e i segreti della loro localizzazione gelosamente custoditi da quei rari pescatori che si ingegnavano a pescarvi nei pressi, riuscendo a raccogliere pesce pregiato altrimenti difficilmente rinvenibile nelle nostre acque. I fondali delle coste occidentali alto adriatiche - e venete in particolare - sono in effetti costituiti essenzialmente da distese sabbioso-fangose con prevalenza delle diverse frazioni in base alla storia geologica dell’area, all’idrodinamica locale, alla profondità, alla distanza dalla costa e all’influenza di apporti terrigeni costieri di origine fluviale.Mondo sommerso delle Tegnùe
Solo nel 1966 Antonio Stefanon dà notizia della scoperta di ristrette aree caratterizzate da fondale roccioso di natura particolare, tanto da denominarle beachrocks, per analogia a strutture simili presenti nelle acque della California. Lo stesso Stefanon e Carlo Mozzi evidenziano, nel 1972, la presenza di biotopi a substrati solidi di natura però ancora diversa, essendo chiaramente di origine organogena (frutto cioè dell’azione di organismi incrostanti costruttori).Mondo sommerso delle Tegnùe
In realtà l’esistenza di questi biotopi rocciosi, ed addirittura alcune notizie sulla loro natura, erano già note non solo ai pescatori, che come abbiamo visto tendevano di norma ad evitarle, ma da quasi due secoli anche a livello accademico. Data infatti l’anno 1792 il basilare lavoro di faunistica adriatica dell’Abate Giuseppe Olivi dal titolo “Zoologia Adriatica” in cui il dotto redattore dà notizia di “…elevazione di qualche masso calcareo nudo durissimo, il quale sorge isolato dal fondo molle. Tali eminenze, dette volgarmente Tegnùe, conosciute ed aborrite dai nostri pescatori… …esistono dirimpetto a Maran, a Caorle, ai Tre Porti, … …soprattutto dirimpetto a Malamocco ed a Chioggia, e dal volgo sono creduti residui di due antiche Città sprofondate per una impetuosa inondazione dal mare”. Il fatto che di questa segnalazione e della stessa loro esistenza venne persa la memoria non è peraltro un fatto nuovo in campo scientifico. Mondo sommerso delle TegnùeLa credenza popolare che queste formazioni rocciose rappresentino i resti di Città sprofondate a seguito di un formidabile maremoto ricorda invece singolarmente la vicenda dell’antica Metamaucum, nei pressi di Venezia, e del leggendario insediamento romano di Petronia, presso Caorle. Dell’effettiva esistenza di Metamaucum Vetus abbiamo ormai ampia conferma dalle numerose cronache pervenuteci, e la sua scomparsa sembrerebbe collocabile in un breve periodo compreso fra il 1106 ed il 1117, comunque all’interno del quindicennio di governo del Doge Ordelaffo Falier (Dorigo, 1983). Per l’insediamento romano poco al largo di Caorle le notizie sono meno certe, ma numerose sono le cronache (anche ufficiali, quali la mappa Archeologica Ministeriale del 1962) di precise osservazioni di imponenti resti murari attribuibili ad architetture romane ancora visibili fino ai primi anni del secolo scorso, in pochi metri d’acqua e poco distante dal porto di Caorle. Paolo Francesco Gusso, nel suo interessante articolo (Ipotesi su Portus Reatinus, 1999), ne dà ampia e particolareggiata cronaca.Mondo sommerso delle Tegnùe
In ambedue i casi, comunque, da tempo immemore i pescatori associavano l’impigliarsi delle reti alla presenza sul fondo delle rovine delle città perdute, adducendone a riprova diversi ritrovamenti di reperti antichi, talvolta di epoca romana, sulle loro stesse reti. E’ curioso notare come, tanto nell’area della supposta Metamaucum Vetus che in quella della leggendaria Petronia, siano effettivamente presenti delle consistenti tegnùe. Nella zona in cui le cronache dell’epoca collocano l’antico insediamento di Metamauco, situata a meno di tre chilometri al largo del litorale di Lido, all’altezza della retrostante isola di Santo Spirito (Dorigo, 1983) sono effettivamente localizzate alcune tegnùe, così come poco al largo di Caorle (ca. 1,5 Km) si estende un grande affioramento di tipo lastriforme, coincidenze queste probabilmente all’origine degli accostamenti nelle tradizioni popolari fra le tegnùe e le favolose città scomparse riportati dall’Olivi nelle sue cronache.

Tratto da:
“Acquario delle Tegnùe” – Museo di Storia Naturale di Venezia






Il Festival a Bibione Pineda,
Parco Comunale, Viale dei Ginepri

La splendida entrata del Parco di Viale dei Ginepri...
La splendida entrata del Parco di Viale dei Ginepri...

La maglietta del Festival... in omaggio a tutti!
La maglietta del Festival... in omaggio a tutti!

Depliant e materiale ARPAV a disposizione...
Depliant e materiale ARPAV a disposizione...

La ‘galleria’ d'immagini ARPAV e Spherasub...
La ‘galleria’ d'immagini ARPAV e Spherasub...

L'ho visto muoversi... Giuro!!!
L'ho visto muoversi... Giuro!!!

Che pubblico!!!
Che pubblico!!!

E in attesa della proiezione...
E in attesa della proiezione...

Be', mi sembra che ci siamo tutti!
Be', mi sembra che ci siamo tutti!

Il Direttore del Festival, Alvaro Gradella, apre la serata...
Il Direttore del Festival, Alvaro Gradella, apre la serata...

Elios Pitaccolo, Presidente di Spherasub, illustra un loro video sulle Tegnùe bibionesi...
Elios Pitaccolo, Presidente di Spherasub, illustra un loro video sulle Tegnùe bibionesi...

Comincia il primo 'film di mare', Cronache di Narnia-Il Viaggio del Veliero
Comincia il primo 'film di mare', Cronache di Narnia-Il Viaggio del Veliero



Il Festival a Lido di Jesolo,
Arena di Piazza Aurora

Tra poco si comincia!
Tra poco si comincia!

Il gazebo del diving Nord Adriatico di Jesolo...
Il gazebo del diving Nord Adriatico di Jesolo...

Il gazebo del Diving Acquanauti di Cortellazzo...
Il gazebo del Diving Acquanauti di Cortellazzo...

Qui, si fa immersione sul serio!!!
Qui, si fa immersione sul serio!!!

Una delle tante magliette del Festival in omaggio...
Una delle tante magliette del Festival in omaggio...

Il Direttore del Festival, Alvaro Gradella, sul palco di Piazza Aurora...
Il Direttore del Festival, Alvaro Gradella, sul palco di Piazza Aurora...

Valerio Zoggia, Sindaco di Jesolo, riceve il Veliero del Festival, opera in materiale strettamente ‘ecologico’ di Stefano Cappellini.
Valerio Zoggia, Sindaco di Jesolo, riceve il Veliero del Festival, opera in materiale strettamente ‘ecologico’ di Stefano Cappellini.

Uno scorcio della platea di Piazza Aurora a Lido di Jesolo, per Festival delle Tegnùe del Veneto 2013.
Uno scorcio della platea di Piazza Aurora a Lido di Jesolo, per Festival delle Tegnùe del Veneto 2013.

Mario Bars, Presidente Comitato Mazzini-Aurora.
Mario Bars, Presidente Comitato Mazzini-Aurora.

Visuale dal... loggione!
Visuale dal... loggione!

Il prof. Antonio Stefanon, '‘padre nobile’' delle Tegnùe, sul palco di P.za Aurora, all'inizio della prima serata del Festival delle Tegnùe del Veneto 2013.
Il prof. Antonio Stefanon, '‘padre nobile’' delle Tegnùe, sul palco di P.za Aurora, all'inizio della prima serata del Festival delle Tegnùe del Veneto 2013.

Il video sulle Tegnùe jesolane girato dal Diving Nord Adriatico affascina davvero tutti...
Il video sulle Tegnùe jesolane girato dal Diving Nord Adriatico affascina davvero tutti...

Gianni Alban, patron del Diving Nord Adriatico, presenta la squadra...
Gianni Alban, patron del Diving Nord Adriatico, presenta la squadra...

Il geologo marino Antonio Stefanon, scopritore delle Tegnùe, e Alvaro Gradella, Direttore del Festival.
Il geologo marino Antonio Stefanon, scopritore delle Tegnùe, e Alvaro Gradella, Direttore del Festival.



Il Festival a Rosolina Mare, Arena del Centro Congressi, piazzale Europa

Strepitosa visione d'insieme dell'Arena del Centro Congressi di Rosolina Mare, durante una serata del Festival delle Tegnùe del Veneto 2013.
Strepitosa visione d'insieme dell'Arena del Centro Congressi di Rosolina Mare, durante una serata del Festival delle Tegnùe del Veneto 2013.

L'Assessore Regionale Isi Coppola ‘distribuisce’ le magliette del Festival, in omaggio per gli spettatori della rassegna...
L'Assessore Regionale Isi Coppola ‘distribuisce’ le magliette del Festival, in omaggio per gli spettatori della rassegna...

Non c'è dubbio! Qui ci vuole una Small...
Non c'è dubbio! Qui ci vuole una Small..

Il Presidente della Pro Loco di Rosolina, Michele Grossato, impegnato anche lui nella ricerca di una maglietta della taglia richiesta. Una mano attende fiduciosa...
Il Presidente della Pro Loco di Rosolina, Michele Grossato, impegnato anche lui nella ricerca di una maglietta della taglia richiesta. Una mano attende fiduciosa...

I manifesti dell'ARPAV con le specie marine dell'Alto Adriatico....
I manifesti dell'ARPAV con le specie marine dell'Alto Adriatico...

Il ‘corner’ del diving ‘Free Diver’ di Porto Viro ed il suo Presidente Filippo Carlin...
Il ‘corner’ del diving ‘Free Diver’ di Porto Viro ed il suo Presidente Filippo Carlin...

Alvaro Gradella, con gli Assessori Comunali di Rosolina Stefano Gazzola e Riccardo Zanella, e Michele Grossato.
Alvaro Gradella, con gli Assessori Comunali di Rosolina Stefano Gazzola e Riccardo Zanella, e Michele Grossato.

Be', siam proprio tanti!!!
Be', siam proprio tanti!!!

E quando le centinaia di sedie sono tutte occupate, ci si accontenta dei gradoni dell'Arena..
E quando le centinaia di sedie sono tutte occupate, ci si accontenta dei gradoni dell'Arena..

Il Direttore del Festival, Alvaro Gradella, dà inizio alla serata...
Il Direttore del Festival, Alvaro Gradella, dà inizio alla serata...

Il Presidente della Pro Loco di Rosolina, Michele Grossato, porta un omaggio floreale all'Assessore Regionale Isi Coppola ed il saluto del Sindaco Franco Vitale...
Il Presidente della Pro Loco di Rosolina, Michele Grossato, porta un omaggio floreale all'Assessore Regionale Isi Coppola ed il saluto del Sindaco Franco Vitale...

L'Assessore Regionale Isi Coppola porta il saluto della Regione Veneto al Festival delle Tegnùe...
L'Assessore Regionale Isi Coppola porta il saluto della Regione Veneto al Festival delle Tegnùe...

E dopo i saluti di rito, si va ad incominciare con un filmato sulle Tegnùe seguito dal primo 'film di mare' della serata...
E dopo i saluti di rito, si va ad incominciare con un filmato sulle Tegnùe seguito dal primo 'film di mare' della serata...



ADDETTO STAMPA

Paolo Braghetto





Se vuoi richiedere qualsiasi tipo di informazioni, compila in tutte le sue parti il form qui sotto.

Nome e Cognome*

Mail*

Testo
   

I campi contrassegnati dal segno * sono obbligatori. La diffusione dei dati è autorizzata dallo scrivente ai sensi della L. 196/2003
PRIVACY POLICY

Oppure contatta direttamente l'Ufficio Stampa. --> Ufficio Stampa del Festival
Esplora le varie edizioni del Festival

Festival delle Tegnùe del Veneto 2011

Festival delle Tegnùe del Veneto 2012

Festival delle Tegnùe del Veneto 2014

Festival delle Tegnùe del Veneto 2015

Festival delle Tegnùe del Veneto 2016

Festival delle Tegnùe del Veneto 2016

Vita di PiVita di Pi (2012)

Il padre di Pi, un indiano proprietario di uno zoo, decide di trasferire famiglia e attività in Canada. Durante il viaggio al largo nell'oceano Pacifico la nave affonda e Pi si ritrova unico sopravvissuto su una scialuppa di salvataggio in compagnia di qualche animale e, soprattutto, di una tigre del Bengala, poco mansueta e molto arrabbiata. Pi dovrà escogitare un modo per sopravvivere e raggiungere la terra...
Le Cronache di Narnia - Il viaggio del velieroLe Cronache di Narnia - Il viaggio del veliero (2010)

I fratelli Edmond e Lucy Pevensie, assieme al loro cugino Eustace, all'amico reale Re Caspian e al topo guerriero Reepicheep, vengono risucchiati da un dipinto e si ritrovano a bordo di un magico Veliero. Pronti a una nuova e difficile missione per salvare Narnia, i ragazzi viaggiano attraverso isole misteriose, incontrando strane e magiche creature, nemici inquietanti, fiumi che trasformano le cose in oro....
Al capolinea - The End of the Line Al capolinea - The End of the Line (2009)

Questo film alza il sipario sullo stillicidio che si compie ogni giorno, da anni, sotto i nostri occhi: una corsa sfrenata all'approvvigionamento ittico, con ogni mezzo, che entro la metà del secolo rischia di consegnarci oceani senza più pesci da pescare, la fine di una risorsa che sembrava interminabile. E ci dice che se apriamo gli occhi non tutto è perduto: le soluzioni ci sono, e ognuno di noi, può contribuire a fermare il conto alla rovescia...
Seafood - Un pesce fuor d'acquaSeafood - Un pesce fuor d'acqua (2011)

Quando dei bracconieri rubano decine di sacchi di uova dal suo reef, il mini-squalo Pup inizia la sua personale missione per salvarli. Questa missione di salvataggio lo porta fuori dall'acqua nel mondo degli umani, un luogo pieno di grande bellezza e pericoli. Terrorizzato per la sicurezza di Pup, lo squalo pinna bianca Julius decide di andare con lui per proteggere il suo migliore amico ....

I prigionieri dell’Oceano – Life boat I prigionieri dell’Oceano – Life boat (1944)

Uno dei nove superstiti di una nave britannica, silurata da un U-Boat germanico, è, sotto mentite spoglie, il comandante dello stesso sottomarino. Cinema da camera a bordo di una scialuppa: Hitch ha trasformato un film di propaganda in un thriller che è anche un apologo sullo scontro tra democrazia e fascismo, tra morale e tecnica. Il soggetto è di J. Steinbeck, sceneggiato da Jo Swerling.....
The cove - La baia dove muoiono i delfiniThe cove - La baia dove muoiono i delfini (2009)

Il documentario nasce dall'interesse di Ric O'Barry, addestratore di delfini, tra cui il celebre Flipper televisivo, quando un giorno constatò che uno dei suoi allievi, Kathy una femmina delfino, era morta. Forse, forse, si chiese O' Barry c'è qualcosa che non va. Quel qualcosa era la gabbia in cui erano costretti a vivere, resistendo per soli due anni, per la "gioia" di grandi e piccini...
Quelli della "San Pablo"Quelli della "San Pablo" (1966)

La cannoniera americana San Pablo è ancorata sulle rive dello Yang-Tze. È il 1926: nazionalisti e comunisti cinesi lottano contro il colonialismo occidentale. Holman si inimica il personale cinese della nave e poi viene ritenuto, a torto, colpevole della morte di una donna. Disgustato dalla situazione generale, Holman vorrebbe disertare, ma finisce per morire da eroe difendendo la locale missione...
Qualcosa di straordinarioQualcosa di straordinario (2012)

Adam Carlson è un reporter che si imbarca nella gelida Alaska per una missione di salvataggio particolare: salvare una famiglia di balene grigie rimasta intrappolata dal ghiaccio che si è improvvisamente formato impedendo loro di fuggire. Con lui nella missione di salvataggio anche la sua ex-fidanzata, Rachel Kramer, una volontaria di Greenpeace. Il viaggio sarà una nuova opportunità per loro. ..
L'isola del tesoroL'isola del tesoro (1950)

Un vecchio marinaio ha rivelato al giovane Jim la mappa di un'isola in cui si troverebbe un tesoro nascosto. Jim decide di imbarcarsi con altri amici sulla piccola nave "Hispanola",la cui ciurma è composta da marinai tutt'altro che onesti! Ben presto si verificano a bordo strani incidenti e quando arrivano in vista dell'isola, Jim e i suoi compagni devono affrontare e battersi contro i pirati per aver salva la vita...e trovare il tesoro!
Sammy 2 - La Grande FugaSammy 2 - La Grande Fuga (2012)

Sammy e Ray si stanno godendo l'acqua e la sabbia di un atollo, mentre guidano i neonati Ricky e Ella verso il mare. Improvvisamente, un bracconiere si avventa su di loro e, dopo averli catturati, li spedisce a Dubai dove finiranno a far parte di uno spettacolare show acquatico per turisti. Il boss del posto, il cavalluccio marino Big D, vorrebbe organizzare con loro una grande fuga....
Sinbad: la leggenda dei sette mariSinbad: la leggenda dei sette mari (2003)

Sinbad, il ribaldo più temerario e famoso che abbia mai solcato i sette mari, ha passato tutta la vita in cerca di guai e finalmente viene accontentato. Accusato ingiustamente di aver rubato il Libro della Pace, uno dei tesori più grandi del mondo, Sinbad ha la possibilità di recuperare il prezioso oggetto, impedendo così la morte del suo migliore amico Proteo. Decide invece di infischiarsene e fa rotta verso le isole Fiji in cerca di sole e di divertimento...